Domani mi recherò a Bruxelles per presentare esposto a commissario ambiente UE contro il decreto del governo che autorizza le discariche Mater Gratiae dell’Ilva di Taranto. Sarà inevitabile l’apertura di una procedura d’infrazione. Perché decretare procedure eccezionali per una discarica che invece deve passare dalle procedure autorizzative ordinarie? E’ bene infatti dire che la questione della procedura “ope legis” di autorizzazione contrasta con ogni più elementare regola europea. I cittadini hanno il diritto di sapere e di avanzare osservazioni alle quali va data risposta. Ad esempio: la discarica ha un adeguato sistema di recupero delle acque meteoriche? O la pioggia porta in profondità tutto ciò che percola? Ed esiste un efficace fondo di impermeabilizzazione? E la falda quanto è inquinata? Sono tutte cose che i cittadini hanno diritto di sapere. La procedura che consente di sapere e di partecipare si chiama AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale). L’AIA infatti non vale solo per l’inquinamento dell’aria ma anche per l’acqua e per le discariche. Proprio per questo la questione della Mater Gratiae era spinosissima ed è stata stralciata dall’AIA.
Autorizzare la Mater Gratiae per decreto scavalcando l’iter di legge significa compiere un ennesimo azzardo. Basta schiaffegiare Taranto…..!!