Taranto affonda e non lo permetteremo!

Quella che in altre città viene considerata pioggia ed è di normale amministrazione, qui si trasforma in scene del famoso film “The Day After Tomorrow”, che per i tarantini si traduce in un “Si salvi chi può”.
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Parliamo delle strade inondate che impediscono il regolare transito dei mezzi, rimasti intrappolati per ore da metri d’acqua, parliamo delle scuole allagate, alcune addirittura da poco restaurate, che per principio di cautela potevano restare chiuse, evitando che centinaia di genitori si catapultassero a prelevare i propri figli per un’uscita anticipata. Parliamo ancora del cedimento del manto urbano e dell’apertura di voragini nel suolo, che hanno letteralmente inghiottito automobili. Nessun controllo e nessun aiuto per i cittadini da parte delle forze locali che come al solito risultano assenti. Migliaia di euro di danni alla città e ai cittadini.
Chi pagherà? Di sicuro, come avviene sempre in questi casi, a rimetterci sarà la cittadinanza.

Parliamo infine del problema più grave, la paura di vivere a contatto con uno stabilimento industriale che dà segni di cedimento ogni giorno. Interi reparti fermati ed evacuati, fughe di gas e malori per gli operai sembrano non essere un problema per il governo che continua imperterrito nello stanziare soldi ad una fabbrica sull’orlo del baratro, mentre per operai e cittadini nessun piano di emergenza esterno che possa servire a salvare la pelle in questi casi. Dopo il tornado del 28 Novembre 2012 e il nubifragio di oggi, Taranto non pensi ancora di fare affidamento sulla fortuna.

12112281_1514492772195422_6037504103171552692_nNonostante tutto, alcuni cittadini si sono adoperati con coraggio per soccorrere chi era in difficoltà, perchè Taranto ha già dimostrato in più occasioni che quando le istituzioni sono assenti, il cuore dei sui cittadini è l’unica arma di salvezza.
Ma siamo stanchi di dover assistere a queste scene, è oramai giunto il momento che l’equipaggio, proceda con un ammutinamento nei confronti dell’attuale classe politica al timone della nave, che oramai affonda. Perchè si, Taranto affonda, lentamente e letteralmente, e noi non lo permetteremo.

Antonio Lenti per Taranto Respira