Antonio Lenti – Le nostre proposte per la partecipazione giovanile alla vita politica e la gestione dei beni comuni

In questi anni i giovani e gli studenti sono rimasti inascoltati dalla politica locale. Nessuno si è mai chiesto di cosa avessero bisogno, cosa servisse loro o quali sono i disagi e problemi che vivono. Accade così che i più giovani, le menti più brillanti, oltre ad allontanarsi dalla partecipazione alla vita politica, fuggono via da questa città sistematicamente, anno dopo anno, per lavoro, per studio od altro. Occorre invertire la rotta e proporre una città a misura di giovani e studenti.
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Gran parte della mia storia personale è basata sulla partecipazione e la cittadinanza attiva, argomento che ho a cuore. Se Taranto ed i tarantini hanno sviluppato una coscienza ambientale e sociale, lo si deve solo all’impegno delle svariate associazioni, comitati e movimenti, che dal basso, con pochi mezzi, hanno portato avanti in questi anni battaglie fondamentali sensibilizzando ed informando la popolazione. Occorre quindi rafforzare e fornire gli strumenti giusti a chi da anni cerca di battersi per una città migliore.

Come primo punto, istituiremo l’Albo delle libere forme associative e di volontariato, previsto dall’articolo 47 dello statuto comunale, che sarà condizione necessaria per accordi, convenzioni, collaborazioni occasionali o continuative, compresi l’ottenimento di patrocini e l’accesso a contributi e sovvenzioni pubbliche per eventi e progetti. Inoltre, c’è bisogno che i più giovani siano coinvolti attivamente nella vita politica. Nell’ottica della sussidiarietà circolare saranno riattivate le consulte. Come previsto nell’articolo 48 dello statuto comunale e nella “Carta di partecipazione dei giovani alla vita municipale e regionale”, costituiremo la Consulta Comunale Giovanile, un vero e proprio mini consiglio comunale, composto da ragazze e ragazzi dai 16 ai 35 anni che potranno produrre e raccogliere idee nelle assemblee e proporre istanze, mozioni e progetti al consiglio comunale, eliminando le distanze tra l’istituzione e il mondo giovanile, creando un ponte di collegamento con l’assessorato alle politiche giovanili. I giovani parteciperanno in prima persona nei processi decisionali che li riguardano. La proposta è quella di formare una vera e propria assemblea costituente, che parta dal basso, tra i più giovani, che possa stendere lo statuto ed il regolamento per dar vita a questo grande strumento di partecipazione diretta.15110399_1077389949026994_7295436413809554191_o

Altro punto fondamentale è la mancanza di spazi e luoghi di aggregazione culturale e sociale. Il ventaglio di opportunità nella gestione dei beni comuni è ampio. Recepire ed applicare per intero il regolamento Labsus, già sperimentato in molte città italiane. Censire e recuperare gli spazi inutilizzati, abbandonati o degradati dell’amministrazione comunale, assegnandoli in comodato d’uso gratuito a studenti e associazioni al fine di incentivare le buone pratiche come volontariato, cittadinanza attiva, e nuove forme di cooperazione, di inclusione e di intervento sociale.

In questi anni i più giovani sono stati il motore, il cuore pulsante del cambiamento, dimostrando di avere le idee chiare ed essere spesso più lungimiranti di alcuni nostri politici che attualmente governano. Il riscatto sociale, culturale ed ambientale di questa città parte dai più giovani. Riappropriamoci di tutto quello che ci hanno tolto e ricordiamo che il futuro è nelle nostre mani!

Antonio Lenti – candidato consigliere comunale per Vincenzo Fornaro sindaco